CHE COSA E’
La stipsi è un disturbo assai comune ed una delle cause più frequenti per cui un paziente si reca dal medico. E’ tre volte più frequente nelle donne che negli uomini. L’evacuazione quotidiana è per la maggior parte delle persone una preoccupazione, non a caso molti sono coloro che credono di essere stiptici. Tuttavia solo pochi in realtà ne soffrono veramente.
DISTINZIONE E CAUSE
La stipsi non è una malattia ma un sintomo. Se ne distinguono due tipi : primitiva o idiopatica e secondaria. Quella idiopatica è una stipsi cronica dove non è possibile riconoscere alcuna causa organica. Di questa si riconoscono due forme : da inerzia colica e terminale. La stipsi secondaria è dovuta a cause sistemiche (farmaci, anomalie metaboliche, anomalie endocrine) e/o di origine gastrointestinale.
MANIFESTAZIONE
Stipsi idiopatica da inerzia colica
La stipsi da inerzia colica, caratterizzata dall’allungamento del tempo di transito colico, è tipica di quei pazienti che defecano meno di tre volte alla settimana e non sentono alcun bisogno di andare al bagno. Giocano un ruolo fondamentale lo squilibrio dietetico, le abitudini igieniche e il fattore psicologico. Nel primo l’apporto idrico è al di sotto della quantità richiesta giornalmente pari almeno a due litri di acqua, a cui si aggiunge spesso un regime dietetico povero di scorie (frutta e verdura).
Le cattive abitudini igieniche sono proprie degli individui che non hanno mai il tempo, che non hanno regolare defecazioni o per i quali qualsiasi motivo è valido per non andare mai di corpo. Ultimo ma non meno importante il fattore psicologico che riguarda soggetti tra i 30 e i 40 anni, dall’infanzia difficile che hanno subito shock psichici e che presentano di base uno stato ansioso depressivo.
Stipsi idiomatica terminale
E tipica di quei pazienti che sentono lo stimolo alla defecazione ma non riescono a defecare se non e/o soltanto con grosse difficoltà.
E’ possibile riscontrarla nella sindrome dell’ipertonia dello sfintere interno, nella sindrome dell’ipertonia del muscolo puborettale, nelle turbe della statica rettale, nel difetto della capacità di distensione rettale.
Nella s. dell’ipertonia dello sfintere interno e in quella del muscolo puborettale vi è l’assenza del rilasciamento dello sfintere interno e del muscolo puborettale, rispettivamente, durante i ponzamenti.
Nelle turbe della statica rettale rientrano il prolasso mucoso del retto e il rettocele, mentre nel difetto della capacità di distensione rettale manca la sensazione del bisogno di evacuare, in quanto l’aumento della pressione rettale è mal percepito e non è in grado di scatenare i riflessi necessari all’inibizione della contrazione dello sfintere esterno e del muscolo puborettale con conseguente fuoriuscita delle feci.
Stipsi secondaria
Tra le cause sistemiche di stipsi rientrano molti farmaci (anticolinergici, calcioantagonisti, oppioidi, antidepressivi, dopaminagonisti, etc.), malattie metaboliche -endocrine (neuropatia diabetica, amiloidosi, uremia, gravidanza,ipotiroidismo, ipopituitarismo, ipoparatiroidismo, feocromocitoma, malattia di Addison, etc.), patologie neurologiche (lesioni SNC, lesioni spinali, morbo di Parkinson, sclerosi multipla, etc.) .
Tra le cause di origine gastrointestinale rientrano il colon irritabile, la malattia diverticolare, il megaretto, le neoplasie, le malattie infiammatorie croniche idiopatiche, infettive e a livello anale, la ragade, l’ascesso, la stenosi ect.
ESAMI DIAGNOSTICI
Alla raccolta accurata delle notizie cliniche (frequenza delle defecazioni, caratteristiche delle feci, modalità e i disturbi durante l’evacuazione) seguono l’esame obiettivo generale e proctologico completo. Tra gli esami strumentali la rettosigmoidoscopia, Rx Clisma Opaco, defecografia, Rx Addome diretto, tempo di transito con marcanti radiopachi, manometria ano-rettale.
TRATTAMENTO
La terapia della stipsi deve essere per quanto possibile etiologico per cui è fondamentale individuarne le cause. Nella stipsi idiopatica da inerzia colica è doveroso raggiungere un regime dietetico ricco di scorie ed acqua, rieducando l’intestino e regolando la defecazione. Nella stipsi idiopatica terminale la terapia attualmente più efficace e meno invasiva è quella della terapia medica associata alla riabilitazione del pavimento pelvico attraverso il biofeedback e l’elettrostimolazione.Il trattamento medico e/o chirurgico delle forme secondarie è direttamente correlato alla patologia di base responsabile.